Autore

michela

Vigneto sullo sfondo della Cantina Lu Beddu produttrice di vino sardo.

Lu Beddu Vini, una cantina giovane, passionale e autentica! Per un vino sardo tutto da degustare.

by michela Ottobre 19, 2022

Ad Arzachena in provincia di Sassari sorge Lu Beddu vini – Cantina Borrelli produttrice di vino sardo: Cannonau, Vermentino e Colli del Limbara IGT Rosso. Abbiamo deciso di invitarli a fare parte del nostro progetto perché sono passionali, autentici e giovani, un’azienda di carattere.

La tenuta di 10 ettari si trova in Gallura e il nome Lu Beddu appartiene allo Stazzu (casa) dove tutto intorno, in modo spontaneo nascono e crescono olivastri secolari, mirti, corbezzoli e ginepri. Qui trova terreno fertile il Vermentino di Gallura, unico Vermentino in Italia ed unico vino in Sardegna a Denominazione di Origine Controllata e Garantita che cresce rigoglioso grazie alla mineralità dei terreni in parte argillosi e a disfacimento granitico.

La storia della cantina comincia negli anni ’70, quando fanno condurre analisi sul terreno del giardino di Arzachena che mostrano caratteristiche idonee all’impianto di un vigneto e alla produzione di uva. La Cantina Borrelli crede in un vino autentico e puro e oggi è gestita da Federico, Benedetta e Max Borrelli. C’è una particolarità da raccontare: Max Borrelli è stato un grande deejay che ha scelto di diventare agricoltore e si fa chiamare Agrideejay!

Vino sardo: la produzione di Cannonau e Vermentino di Lu Beddu. Calici con vino e di fianco le bottiglie su un tavolo di granito.

Le bottiglie di vino sardo della Cantina Borrelli: Rhéna, Maria Cristina, Granito e Novvèra

Se vuoi portare un po’ di Sardegna sulla tua tavola, vino sardo per il tuo aperitivo o la tua cena, non ti preoccupare ti aiutiamo a scegliere:

Rhéna, Vermentino di Gallura DOCG. Un vino dal colore giallo paglierino che profuma di fiore di mandorlo. Vendemmiato a mano con fermentazione a temperatura controllata.
Maria Cristina, Cannonau di Sardegna Rosato Doc. Alla vista si presenta rosa tenue con vividi riflessi ramati; produmo di petali di rosa e peonia, fragranti cenni agrumati, corbezzolo e melograno. Sentori di erbe aromatiche seguiti da esili note iodate e salmastre. Beva piena, dinamica e bilanciata.
Novvéra, Cannonau di Sardegna Doc. Un vino caldo, morbido e persistente dal sapore secco, sapido e caratteristico. Vendemmia a mano, macerazione e fermentazione a temperatura controllata.
Granito, Colli del Limbara Rosso IGT. Vino dalla tessitura calda, morbido e fresco, armonioso e controbilanciato. Tannini possenti e ben integrati, lieve speziatura piccante ed echi vegetali. Piacevole sapidità e una freschezza vibrante. Un rosso potente, con un finale espressivo, seducente e di lunghissima persistenza.

Sappiamo che scegliere non è semplice, alla fine puoi sempre prendere tutte e quattro le bottiglie e organizzare una serata degustazione con i tuoi amici! Sicuramente ti potrai godere dei buoni vini sardi, genuini e autentici.

Ottobre 19, 2022 0 commenti

libro con degli occhiali appoggiati sopra. Di fianco c'è un calice di vino appoggiato su un tavolo di legno scuro.

Consigli

3 motivi per abbinare la degustazione di un buon calice di vino e la lettura di una poesia

by michela Ottobre 13, 2022

Vino e poesia sono due piaceri della vita. Ma cosa succede se decidi di abbinare la degustazione di un ottimo calice di vino con la lettura dei lavori di un poeta? Il sublime, l’apoteosi, ecco cosa succede. Da che mondo è mondo vino e poeti sono strettamente legati e le poesie e i racconti in versi che celebrano il nettare degli dei e le sensazioni che è in grado di donare sono descritte da tanti come Omero, Aristofane, Shakespeare, Leopardi, Baudelaire e Schopenhauer.

Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo.

Schopenhauer

Se consideriamo le liriche delle canzoni come poesie, possiamo includere nell’elenco degli artisti che parlano delle benefiche proprietà del vino anche i cantautori. Tra i tanti troviamo De André, Ciampi, Mannarino e Guccini che nella sua Avvelenata accosta al vino la protesta delirante di un artista ingabbiato in un mondo falso e vittima di una società ipocrita.

«Ma s’io avessi previsto tutto questo
Dati causa e pretesto, forse farei lo stesso
Mi piace far canzoni e bere vino
Mi piace far casino, poi sono nato fesso»

Guccini – Avvelenata

donna di mezza età legge un libro di poesie sul divano e ci abbina un calice di vino

Tutto bellissimo, ma perché dovrei leggere una poesia mentre mi gusto un bicchiere di vino?

Vogliamo darti 3 ragioni per abbinare vino e poesia, perché sicuramente hai ben presente l’esperienza singola, ma hai mai provato a coniugare le attività? Ecco i nostri 3 motivi:

È un’esperienza sensoriale quasi a tutto tondo: coinvolgi il gusto, l’olfatto, la vista e il tatto. Praticamente immersiva.
Ti regali un delicato inebriarsi di parole e di vino. Vuoi mettere?
È il connubio perfetto che regala tempo per te

Sei ancora indeciso? Non c’è fretta, se non sai da dove partire puoi passare dal nostro shop e ordinando la nostra box, avrai una cartolina poetica. Così puoi provare ad abbinare vino e poesia senza sbilanciarti. Se invece ti abbiamo già convinto e vuoi provare l’esperienza puoi approfittare del sito Gambero Rosso che ha una rubrica dal titolo Versi Di Vini dove puoi iniziare a leggere diversi poeti che parlano di vino nelle loro liriche, come per esempio i maledetti Mallarmè e Verlaine.

Poi nel calice versa un vino da meditazione dai sapori e profumi molto intensi, che va sorseggiato con calma e assaporato lentamente. Sono vini generalmente dolci, quasi zuccherini, morbidi e vellutati, con un grado di alcolicità relativamente elevato e che quindi risultano caldi all’assaggio. Un vino strutturato da bere da solo, che può essere un passito dolce, un rosso con un lungo passaggio tra la vendemmia e l’imbottigliamento, oppure un vino liquoroso come uno Sherry o un Marsala.

Ora che ti abbiamo dato questi suggerimenti per abbinare vino e poesia e quindi prenderti del tempo per te, prova questa esperienza e poi scrivi nei commenti cosa ti è piaciuto di più!

Ottobre 13, 2022 0 commenti

Storia della cartolina: foto con mucchio di cartoline postali spedite da ogni parte del mondo.

Riflessioni

Dai mandami una cartolina! La storia di un’abitudine passata che racconta piccoli momenti di gioia

by michela Ottobre 6, 2022

Ah la cartolina! Uno dei più bei ricordi estivi. Ti ricordi quando andavi in vacanza con i genitori e nelle passeggiate serali andavi alla ricerca della perfetta cartolina postale da mandare ai tuoi amici? Si cercava accuratamente in ogni tabacchi, poi si tornava a casa e si pensava a cosa scrivere sulla cartolina, in quello spazio così ridotto. Poi avevi bisogno degli indirizzi, dei francobolli da attaccare sul retro dopo una generosa leccata. E il mattino successivo bisognava imbucarle in quelle grandi cassette rosse! Insomma, mandare una cartolina era un rito che ancora oggi racconta di piccoli momenti di felicità.

La nostra curiosità ci spinge a cercare le origini di questo cartoncino stampato. La storia della cartolina postale non è così vecchia come si potrebbe pensare. Infatti nasce nel 1869, quando nell’Impero Austro-Ungarico viene emessa la prima di una lunga serie. La cartolina nacque dall’idea di un professore di economia, Emanuel Herrmann, per sostituire per la breve corrispondenza, le più onerose lettere. Alla fine dell’800 la fotografia inizia a essere popolare e sbarca sul fronte delle cartoline. Nel 1900 inizia il periodo d’oro della cartolina, infatti nel 1902 le Poste Britanniche permisero di scrivere un breve messaggio nella parte sinistra della cartolina e pochi anni dopo vengono sdoganate e si possono spedire in tutto il mondo. La storia della cartolina: foto di cartoline vintage in bianco e nero attaccate al muro. Le cartoline impazzano e nascono diverse società di persone appassionate, basti pensare che in Germania esisteva la World Association Kosmopolit nata a Norimberga che al suo massimo picco aveva 15.000 soci.

Tutto molto bello, ma cosa posso scrivere su una cartolina?

Lo spazio su una cartolina è limitato, sul lato destro vanno scritte tutte le informazioni per recapitarla all’indirizzo giusto. Il che lascia spazio per circa duecento caratteri, poi ovviamente dipende dalla dimensione della calligrafia. Quindi sicuramente non sono ammessi poemi, ma ci si può affidare a:

una breve poesia. Per esempio le cartoline che trovi nella box Eccetto hanno già una poesia scritta.
un pensiero dedicato alla persona a cui stiamo scrivendo. Magari un momento in cui abbiamo pensato a lei/lui o semplicemente dire che i posti in foto sarebbero stati di suo gusto.
alla fine, la frase “saluti da…” oppure semplicemente “un abbraccio” è difficile scrivere ciò passi di moda. Fa piacere essere ricordati dagli amici!

Purtroppo in un epoca dove lo smartphone e le fotocamere digitali la fanno da padrone e ci permettono di mandare svariate foto in tempo reale del posto in cui siamo in vacanza, questa bella abitudine si sta perdendo. Però, se leggendo questo articolo ti è venuta voglia di mandare cartoline e nel caso in cui tu non avessi amici lontani, ti suggeriamo Postcrossing che ti permette di trovare un amico di penna, il progetto è stato lanciato nel 2005 da Paulo Magalhães, ingegnere informatico portoghese con la passione delle cartoline.

E tu cosa scriveresti su una cartolina?

Ottobre 6, 2022 0 commenti

vinile rosso su un giradischi in funzione. Dovessi scegliere, meglio cd o vinile?

Riflessioni

Ascoltare musica: è meglio lo streaming, il cd o il vinile?

by michela Settembre 30, 2022

La musica è profondamente presente nella nostra vita, dalla pubblicità, ai film, ai podcast, la sentiamo dappertutto. Ma quando l’ascolto è intenzionale meglio il cd o il vinile? O lo streaming? Ascolto intenzionale vuol dire andare a un concerto oppure nella comoda tranquillità casalinga sedersi sul divano e scegliere l’album o l’artista, non ascoltare musica nella fretta di andare a lavoro o nella stanchezza del rientro a casa. Alla fine il discorso divide il pubblico tra appassionati e differenze di età: chi ha passione, cerca il modo migliore per sé in cui ascoltare musica mentre chi è più giovane, facilmente tenderà ad utilizzare servizi streaming.

Vari cd sistemati dentro uno scaffale divisi tra anni 70, 80 e 90. Dovessi scegliere, meglio cd o vinile?

Sì, ma se io devo scegliere, meglio il cd o il vinile? O lo streaming?

Quando ascolti la musica su un vinile ti aspetta un rituale prima di poter ascoltarti in pace l’album selezionato: pulizia del disco con la spazzola antistatica, accensione del giradischi e dell’impianto; dopo aver ascoltato il lato A, dovrai alzarti e girare il vinile sul lato B. Nel frattempo ti sei goduto la fisicità dell’oggetto, la bellezza delle copertina – che se si chiama art-work un motivo c’è – e ovviamente della musica. Ovviamente per poter ascoltare vinili, ti è indispensabile un giradischi.

Oggi come oggi il CD è un oggetto quasi in via d’estinzione. Negli anni ’90 e nei 2000 era un oggetto di culto, e anche i lettori CD lo erano – tipo questo lettore da muro ideato da Naoto Fukasawa per MUJI – oggi si ritrova quasi spazzato via dallo streaming. Nonostante una situazione poco favorevole, quanti hanno in casa una collezione di CD, un computer o un hi-fi con lettore per ascoltarli? Quindi perché non scegliere un album e indossare le cuffie?

Lo streaming musicale ha avvicinato l’ascolto a molte più persone che possono farlo in maniera passiva mentre guidano, leggono o lavorano. Certo, non che questo non si facesse prima, ma con le app è tutto molto più semplice, ti basta uno smartphone e delle cuffie. Poi sono molti i servizi che forniscono brani in formato lossless, quindi con una qualità molto elevata.

Alla fine nonostante la modalità con cui scegli di ascoltare, c’è solo una cosa da cui dipende la qualità dell’album ed è il modo in cui è stato registrato e mixato. Infatti quando le band si recano in studio di registrazione, le canzoni sono lavorate per uscire al loro meglio su un supporto piuttosto che su un altro. Album dei Pink Floyd o dei Beatles suonano perfettamente su un vinile, mentre altri dischi prodotti negli anni ’90 – quando la loudness era di moda – si sentono meglio su un CD.

Noi scegliamo il vinile

Sì, il vinile. Perché le sonorità sono più calde, perché nella sua imperfezione è perfetto, perché ti devi prendere il tempo per ascoltare un vinile. Perché ci sembra un atto più umano e più vicino al calore che emana la musica. Nel nostro shop, quando componi la tua box con vino e cartolina, puoi scegliere un vinile in base al genere musicale, che sia Jazz, Pop, Rock o Italiana è sempre una buona scelta.

Settembre 30, 2022 0 commenti

foto di famiglia della società agricola per la produzione del vino La Pesenata.

Cantine

Biologico, biodinamico e sostenibile. Il vino della società agricola La Pesenata.

by michela Settembre 23, 2022

La Pesenata è una società agricola dedita alla produzione del vino che si trova in Veneto. La cantina ha una ricca storia: il nome deriva dal toponimo del luogo, Palù della Pesenata, ed è stato attribuito nel 1778 quando la Contessa Pesenati Falconi ne divenne proprietaria. Nel 2019 nasce la società agricola per far ri-condurre la terra ed in particolare i vigneti da parte dei proprietari Benciolini. Il vigneto si trova sulle colline moreniche del lago di Garda.

I terreni sono a conduzione biologica (certificata) da diversi decenni introducendo ora concetti e tecniche dell’agricoltura biodinamica. La società agricola è molto attenta alla sostenibilità ambientale di tutte le pratiche e i processi aziendali. Utilizzano materiali a basso impatto ambientale come: bottiglie leggere, tappi tecnologici e capsule ecologiche. Il tutto prodotto in una vigna senza plastica.

La terra non la ereditiamo dai nostri avi, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli.

(Antico proverbio amerindio)

Questa loro attenzione all’ambiente, alla produzione sostenibile – oltre ovviamente ai loro ottimi vini – sono stati fattori che ci hanno spinto a collaborare con loro, scegliendo le loro bottiglie per le nostre box.

Bertìn, Rubus, Moretto i vini della società agricola che trovi nel nostro shop

Il Bertìn è un vino bianco biologico ottenuto con il 100% di uva Corvina. Le uve vengono lavorate subito dopo la raccolta pressando i grappoli interi per ottenere un mosto bianco. Il mosto viene fatto fermentare con lievitazione spontanea con lieviti indigeni. Il vino finito matura, per l’80% sulle fecce fini in serbatoi di acciaio inox da 15 hl, e per il restante 20% in tonneaux di rovere fino alla primavera successiva, quando viene imbottigliato. Nessuna chiarifica, nessuna stabilizzazione fisico-chimica, e nessuna filtrazione spinta. Affinamento in bottiglia per due mesi.

Il Moretto è un Chiaretto di Bardolino Doc Biologico BIODINAMICO. Un vino fresco, sapido con splendide note floreali e fruttate, agrumate. Dal colore acceso, come veniva prodotto dai nostri nonni attraverso la tecnica del salasso, per poi lasciare le bucce a macerare con la produzione del vino rosso. Si abbina a tutte le pietanze, dagli antipasti di salumi, ai fritti, alla pizza, ai primi di pasta o minestre, ai secondi leggeri. Menzionato nella GUIDA VINI DI WINESURF.

Il Rubus è un Bardolino Doc, vino fresco leggero e piacevole, con profonde note fruttate di fragolina di bosco, amarena, lampone, con un boccato di pronta beva in cui spicca oltre che la freschezza anche una nota sapida, oltre che un tannino gradevolmente coraggioso. Menzionato in VINETIA – RUBUS.

Se vuoi assaggiare i vini veneti de La Pesenata, visita il nostro shop e componi la tua box! Comunque non siamo ben consapevoli del fatto che hai voglia di stappare una bottiglia, dicci quale che siamo curiosi.

Settembre 23, 2022 0 commenti

scaffale di legno e ferro pieno di diverse bottiglie di vino con etichette diverse. Che vino scegliere per fare bella figura?

Consigli

Voglio fare un regalo: che vino scelgo per fare bella figura?

by michela Settembre 16, 2022

Devi andare a una cena importante a casa di amici, un caro collega va in pensione, vuoi sdebitarti per un favore ricevuto… hai bisogno di fare bella figura e hai pensato a una bottiglia di vino. Sì, ma quale scegliere? Non è semplice destreggiarsi tra tipologie, etichette, provenienza e le tante altre caratteristiche che è necessario tenere in considerazione quando si acquista il vino. E poi entra in gioco anche il gusto della persona a cui regaleremo il vino che probabilmente è la cosa da cui partire per farla felice.

Questo è il punto in cui arriviamo in tuo soccorso per aiutarti a districarti in questa selva di informazioni e nozioni da sapere per scegliere il vino e fare una bella figura. stappare una bottiglia di vino e con un cavatappi a leva togliere il sughero

Che vino scegliere per fare bella figura?

Innanzitutto bisogna capire dove comprerai il vino: in un supermercato, in una cantina o in un’enoteca? Se vuoi acquistare in un supermercato assicurati che sia una grande catena dove avere accesso a una vasta selezione di vini in cui trovare la bottiglia giusta e avendo un po’ di conoscenza potrai avere successo. In un’enoteca sicuramente il personale sarà informato e potrà guidarti nella scelta grazie alle informazioni che condividerai. In una cantina andrai direttamente dal produttore, quindi se sei in viaggio e ti trovi in una zona rinomata o particolare, perché non approfittare della situazione?

Altri fattori da tenere in considerazione per la scelta possono essere:

abbinamento: a quale pietanza abbinarlo?
momento in cui berlo: a pranzo, cena? Per un aperitivo?
provenienza: da quale regione d’Italia o parte del mondo?
budget: quale cifra spendere?

Per quanto riguarda l’abbinamento del vino con una pietanza bisognerebbe seguire le conosciute regole dove con un piatto strutturato si abbina un vino corposo; con un piatto delicato, vino leggero; con il pescato generalmente si beve vino bianco e con la carne si beve il rosso, mentre a un dessert si abbina un vino dolce.

Scegliendo una bottiglia per il momento aperitivo, non esagerare con la gradazione in maniera tale da permettere la degustazione del vino e del momento. Fermi o frizzanti, rosé, bianchi o rossi. L’importante è il divertimento! Se vuoi stupire con una conoscenza di livello leggermente superiore, presta attenzione alla provenienza della bottiglia, sia in Italia che nel mondo ci sono zone dove il prodotto raggiunge l’eccellenza.

Un altro paramentro da tenere a mente è il budget: è possibile trovare vini di qualità a prezzi bassi, però secondo una ricerca pubblicata dall’ UniCeSV, il costo medio di produzione di una bottiglia di Chianti Classico Docg è di 4,93€. Tenendo a mente questa cifra indicativa va da sé che spendere almeno 10/15€ per una bottiglia ci permetterà di regalare un vino per fare bella figura.

Sappiamo che le variabili non sono poche, quindi se vuoi toglierti dall’impiccio, basterà scegliere una nostra box e sarai sicuro della qualità del prodotto accuratamente selezionato per te. L’unica cosa di cui preoccuparti è la scelta della cantina, il resto è fatto! Cosa aspetti?

Settembre 16, 2022 0 commenti

Consigli

Che regalo fare? Poni queste 5 domande per scegliere il dono perfetto!

by michela Settembre 8, 2022

Esiste il regalo perfetto? Spesso non è facile fare un regalo: situazioni comandate, stanchezza o semplicemente inattenzione portano a doni che finiranno nel dimenticatoio. Scegliere che regalo fare dipende dall’occasione, dal legame con la persona a cui farlo e dalla disponibilità economica. La questione è talmente complessa che nel 2020 degli studiosi britannici hanno fatto una ricerca per rispondere alla domanda “esiste il regalo perfetto?” e hanno realizzato un decalogo di domande da porre ai propri amici per non sbagliare mai.

Che regalo fare? 5 domande da porre per risponderti

Quanto a fondo conosci la persona a cui vuoi fare un regalo? È il primo punto da cui è necessario partire, sapere cosa le piace fare, se ama leggere o ascoltare musica, se è curiosa o abitudinaria, se le piacciono le sorprese. Qui di seguito trovi 5 domande da fare ai tuoi cari, tratte dalla ricerca:

Hai 24 ore per fare tutto quello che vuoi, senza limiti. Cosa faresti?
Decidi di donare tutto ciò che possiedi, tranne tre cose. Quali sono?
Qual è l’unica cosa che potresti guardare o leggere per sempre senza mai annoiarti?
Dimmi qualcosa che la gente pensa che ti piaccia, ma in realtà no.
Dimmi una cosa che hai e che non hai ancora usato e perché?

Sembra un interrogatorio, invece sono domande che poste casualmente durante una serata non sospetta possono aiutarti a fare un regalo pensato, memorabile. Un regalo per il quale si ricorderanno di te. Quando si cerca un regalo per una persona cara, un familiare o un amico è importante tenere a mente i suoi gusti, ricordarsi di evenienze e momenti speciali per fargli capire che lo abbiamo a cuore, che gli siamo vicini.

Se vuoi un suggerimento o fai parte della categoria di persone che si dimenticano le occasioni e i regali li fanno per farsi perdonare: affidati a noi e regala una pregiata box di legno dove mettere il vino che hai scelto secondo il gusto della persona a cui vuoi donarlo e abbinare un disco in vinile del suo genere musicale preferito. Il pacco sarà preparato con estrema cura e accompagnato da una poesia battuta a macchina su una cartolina vintage. Più originale di così!

Contattaci se hai bisogno di far felice una persona cara, sapremo come aiutarti.

Settembre 8, 2022 0 commenti

collezione di dischi in vinile vintage. Musica per la fine dell'estate.

Consigli

Musica per la fine dell’estate. 5 dischi da ascoltare al ritorno dalle ferie

by michela Agosto 30, 2022

Vogliamo consigliarti la musica per la fine dell’estate: 5 dischi per rendere il rientro dalle ferie graduale e l’arrivo dell’autunno più piacevole. Si sa, settembre è come se fosse un piccolo capodanno: finiscono le ferie per gli adulti e i bambini, il lavoro e la scuola ricominciano e i ritmi abbandonati con l’allungarsi delle giornate cercano di tornare. Fare l’abbonamento in palestra, riprendere a mangiare equilibrato, limitare gli aperitivi e l’accorciarsi delle giornate. Per evitare di impazzire sommersi da questi piccoli cambiamenti di vita scegli uno di questi dischi, faranno bene al tuo cuore:

Lucio Dalla – Lucio Dalla (1979)
Goodbye and Hello – Tim Buckley (1967)
5 – Lamb (2011)
Queen of All Ears – The Lounge Lizards (1998)
Safe as Milk – Captain Beefheart & His Magic Band (1967)

Prepara il tuo giradischi per accogliere una di queste delizie per l’udito e ascolta musica per accogliere la fine dell’estate.

giradischi illuminato da un raggio di sole. Tenuto in posizione verticale da una persona. Usalo per ascoltare la musica per la fine dell'estate.

Musica per la fine dell’estate: quale album scegli?

L’omonimo album di Lucio Dalla nel ’79 è stato il disco più venduto in Italia. È stato un lavoro di rottura, infatti i testi non sono stati scritti dal suo paroliere Roberto Roversi, ma sono tutti brani scritti da Lucio stesso. Troviamo comunque degli assoluti capolavori in questo album. Le nostre preferite: La Signora; Cosa sarà. Tim Buckley pubblica nel 1967 da appena ventenne, il disco Goodbye and Hello, un lavoro dove l’artista prende coscienza della propria intensità emotiva e interpretativa. Le sonorità dell’album sono quelle di un folk rinascimentale. Dovendo scegliere tra le canzoni vi consigliamo l’ascolto di Once I Was e Phantasmagoria in Two definita da Piero Scaruffi “la più bella canzone d’amore di tutti i tempi”.

5 è il disco prodotto dai Lamb nel 2011, non è allo stesso livello di Gorecki, ma dopo averlo ascoltato più volte rimane piacevole. Si ascoltano sonorità folk atmosferiche e distese, ricordi lontani di trip-hop che si trasformano in indie pop mainstream. Suggeriamo She Walks e Wise Enough come tracce da inserire in una playlist. I Lounge Lizards fanno uscire nel 1998 Queen of all Ears e prendono ispirazione per il titolo da una frase scritta da Jimi Hendrix nelle note introduttive all’album “Electric ladyland. L’album è eterogeneo, è punto di vista cosmopolita e newyorkese su diversi stili musicali: juju africano, lo swing di Gershwin, klezmer, il jazz di Coltrane. Su tutte le tracce ascolta Yak e John Zorn’s S&M Circus.

Safe as Milk di Captain Beefheart & His Magic Band è un disco blues/rock edito nel 1967 dalla Buddha Records. Il musicista, cantautore, scultore e pittore Don Van Vliet, in arte Captain Beefheart, è legato a Frank Zappa da un rapporto di amore/odio e persino i Beatles sono fan del Capitano. I’m Glad e Sure ‘Nuff ‘n’ Yes, I Do sono le tracce giuste per accompagnarti verso la fine dell’estate.

La fine dell’estate è inesorabile

Ogni anno, la stessa storia! Almeno speriamo che i dischi selezionati che in primis aiuteranno noi ad affrontare la fine dell’estate, possano aiutarti a rientrare nella routine. Probabilmente ci prepareremo una bella playlist delle nostre tracce preferite. E metteremo sul giradischi uno dei vinili. Facci sapere cosa ne pensi di questi album: li conoscevi? Quali tracce hai ascoltato di più? Scrivicelo nei commenti!

Agosto 30, 2022 0 commenti

Post più recenti

Post più vecchi