Vino e poesia sono due piaceri della vita. Ma cosa succede se decidi di abbinare la degustazione di un ottimo calice di vino con la lettura dei lavori di un poeta? Il sublime, l’apoteosi, ecco cosa succede. Da che mondo è mondo vino e poeti sono strettamente legati e le poesie e i racconti in versi che celebrano il nettare degli dei e le sensazioni che è in grado di donare sono descritte da tanti come Omero, Aristofane, Shakespeare, Leopardi, Baudelaire e Schopenhauer.
Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo.
Schopenhauer
Se consideriamo le liriche delle canzoni come poesie, possiamo includere nell’elenco degli artisti che parlano delle benefiche proprietà del vino anche i cantautori. Tra i tanti troviamo De André, Ciampi, Mannarino e Guccini che nella sua Avvelenata accosta al vino la protesta delirante di un artista ingabbiato in un mondo falso e vittima di una società ipocrita.
«Ma s’io avessi previsto tutto questo
Dati causa e pretesto, forse farei lo stesso
Mi piace far canzoni e bere vino
Mi piace far casino, poi sono nato fesso»Guccini – Avvelenata
Tutto bellissimo, ma perché dovrei leggere una poesia mentre mi gusto un bicchiere di vino?
Vogliamo darti 3 ragioni per abbinare vino e poesia, perché sicuramente hai ben presente l’esperienza singola, ma hai mai provato a coniugare le attività? Ecco i nostri 3 motivi:
- È un’esperienza sensoriale quasi a tutto tondo: coinvolgi il gusto, l’olfatto, la vista e il tatto. Praticamente immersiva.
- Ti regali un delicato inebriarsi di parole e di vino. Vuoi mettere?
- È il connubio perfetto che regala tempo per te
Sei ancora indeciso? Non c’è fretta, se non sai da dove partire puoi passare dal nostro shop e ordinando la nostra box, avrai una cartolina poetica. Così puoi provare ad abbinare vino e poesia senza sbilanciarti. Se invece ti abbiamo già convinto e vuoi provare l’esperienza puoi approfittare del sito Gambero Rosso che ha una rubrica dal titolo Versi Di Vini dove puoi iniziare a leggere diversi poeti che parlano di vino nelle loro liriche, come per esempio i maledetti Mallarmè e Verlaine.
Poi nel calice versa un vino da meditazione dai sapori e profumi molto intensi, che va sorseggiato con calma e assaporato lentamente. Sono vini generalmente dolci, quasi zuccherini, morbidi e vellutati, con un grado di alcolicità relativamente elevato e che quindi risultano caldi all’assaggio. Un vino strutturato da bere da solo, che può essere un passito dolce, un rosso con un lungo passaggio tra la vendemmia e l’imbottigliamento, oppure un vino liquoroso come uno Sherry o un Marsala.
Ora che ti abbiamo dato questi suggerimenti per abbinare vino e poesia e quindi prenderti del tempo per te, prova questa esperienza e poi scrivi nei commenti cosa ti è piaciuto di più!